Com'è partorire all'ospedale Gaslini a Genova?
Ho avuto l'onore di assistere una nascita all'ospedale Gaslini a Genova a maggio del 2017. Ho imparato tantissimo. Questo mondo di partorire mi continua ad aprire e poco a poco sto diventando più consapevole di cosa ha bisogno veramente una donna in travaglio. A volte un tocco, un po' di musica, o semplicemente esserci fa tanto.
In questo post darò un pò di informazione pratica sulla struttura dell'ospedale Gaslini a Genova e spiegerò alcuni protocolli che i ginecologi ed ostetrici seguono per le nascite.
Sia per le visite dal ginecologo sia se sei in travaglio, si va al Edificio 12.
C'è un grazioso parco giochi davanti all'ingresso del edificio.
Passi prima dal quinto piano. In questo piano troverai ginecologi ed ostetriche che ti accoglieranno. Ti faranno accomodare in una camera condivisa. Se la tua gravidanza procede fino ad arrivare a 40 settimane, consigliano di fare monitoraggio un giorno si un giorno no. Se procede fino ad arrivare a 41 più 3 giorno, consiglieranno per protocollo l'induzione al parto col'ossitocina sintetica.
Questa camera ha quattro letti. Ci sono altri due letti di fronte a questi. I letti sono per le mamme che sono all'inizio del travaglio. Chi a già partorito potrebbe esserci anche, con i loro bebè. È possibile avere una camera privata a pagamento. È anche possibile avere una ostetrica/o sempre con te a pagamento. In questa fase del travaglio (quando le contrazione non sono ravvicinate o durano meno di un minuto) puoi avere più di un accompagnatore. Durante le ore di visite, è possibile che amici e parenti vengano a visitare le mamme che hanno già partorito.
La vista dalla camera non è male!
Quando sarai in una fase avanzata del travaglio (in questo caso la mamma era dilatata 7 centimetri), si scende al quarto piano dove ci sono le sale parto. In questa sala/camera, c'era un letto e questa bella vasca con la luce colorata sopra. È possibile scegliere di travagliare nella vasca o/e anche partorire nell'acqua.
La lampada fa una luce forte se l'ostetrica/o deve visitarti e deve poter vedere bene.
Se scegli di fare l'epidurale, si fa in questa fase avanzata del travaglio. Se resulta che l'epidurale rallenta il travaglio (le contrazione vengono meno spesso o durano meno), è possibile che ti daranno un flebo con l'ossitocina sintentica. In questo caso, sarà necessario il monitoraggio continuo. Questa macchina di sopra è la macchina del monitoraggio. Tramite due sensori che ci sono in una specia di cintura che avrai intorno alla pancia, questa macchina legge il battito del bebè (sulla sinistra) e la durata della contrazione (sulla destra).
La vista mare dalla sala parto. C'era un po di pioggia quel'giorno. Guardavo fuori la finestra quando la mamma si riposava fra le contrazione. A lei era permessa una persona di appoggio, e c'ero io. Che onore. L'ostetrico ha chiesto se voleva le luci abbassati o un pò di musica. L'ha incoraggiata di stare un po in piedi, di muoversi come se facesse hula-hoop, e finalmente ha utilizzato una sedia speciale in cui la mamma era seduta, ed io ero dietro. Lei appoggiava la sua schiena su di me.
Alcuni minuti prima del grande evento sono arrivati 3 o 4 persone che non c'erano prima. Quando è nato il bebè, l'hanno messo subito sul petto della mamma. Li è stato per 2 o 3 minuti, e poi l'hanno preso per pulirlo un po' (non proprio un bagnetto) e forse per pesarlo. La mamma ha ricevuto un iniezione di ossitocina sintetica alto nella gamba per facilitare l'uscita della placenta.
Dopo 2/3 ore di ricovero, la mamma e bebè tornano dove erano prima. Il bebè può restare sempre con la mamma giorno e notte, o può andare al nido se la mamma desidera. Le ostetriche sono disponibile per appoggiare l'allattamento al seno.
Se vuoi saperne di più sul partorire a Gaslini, puoi leggere questo PDF informativo fornito dal'ospedale.
Hai partorito al'ospedale di Gaslini? Raccontaci le tue esperienze nei commenti!